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Non profit e start up sociali

Agorà

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Per la nostra organizzazione parlare di “GLOBAL INCLUSION” significa ragionare sulle RETI di qualità e sull’UGUAGLIANZA SOSTANZIALE. Il primo concetto riguarda il perseguimento - discendente dalla nostra mission - di azioni per la comunità, concepiti secondo un approccio multistakeholder, nella convinzione che tutti gli attori sociali possano contribuire alla costruzione di un nuovo sistema di welfare territoriale.

L’uguaglianza sostanziale è l’obiettivo macro verso cui tendere, per garantire l’esercizio dei diritti fondamentali a tutti i cittadini. L’attuazione pratica dell’Art. 3 della Costituzione, infatti, passa da percorsi di cittadinanza attiva. Dopo la pandemia, molte imprese stanno capendo che il cambiamento di rotta deve passare dal loro essere resilienti, perseguendo azioni di cittadinanza d’impresa.

Durante il lockdown, la società si è trovata ad affrontare nuovi bisogni, che hanno messo in rilievo la fragilità della condizione economica, socio-sanitaria della popolazione, nonché la interconnessione tra Paesi, elementi che contraddistinguono il nostro tempo. Dove si è riusciti a dare nuove risposte, si è innescato un nuovo meccanismo, per cui le RETI sono diventate l’ago della bilancia nel ridare equilibrio alle risorse a disposizione o nel trovarne di nuove, in un’ottica di moltiplicatore. L’incontro sullo stesso piano e, quindi, il riconoscimento reciproco tra professionalità e saperi diversi, quando è avvenuto, ha determinato un completamento, un arricchimento di valore sostanziale nel risultato finale, soprattutto quando è stato a vantaggio dei più vulnerabili.

L’ottica inclusiva nel nostro lavoro si declina in ogni ambito, perché il nostro focus è sempre rappresentato dai beneficiari dei nostri servizi. Poter condividere questo convincimento con altri stakeholder in alcuni casi ci ha reso più efficaci. Qualche esempio potrà essere illuminante: la collaborazione con il Comune di Genova nell’affrontare tempestivamente la questione dei senza fissa dimora per prevenire la diffusione del virus in piena pandemia; la spesa a domicilio per gli anziani, voluta da Regione Liguria con l’attivazione di un’articolata rete di soggetti del non profit ecc.

Uno scatto di consapevolezza del Terzo Settore può rappresentare oggi un cambiamento di paradigma e dunque un elemento chiave per l’innovazione socio-economica con una maggiore armonizzazione e creatività tra profit e non profit, determinando una nuova narrazione di responsabilità sociale collettiva.